Il Procuratore della Repubblica è il capo dell'Ufficio del Pubblico Ministero.
In tale veste è titolare dell'azione penale e la esercita sotto la propria responsabilità nei modi e nei termini fissati dalla legge, assicurando il corretto ed uniforme esercizio dell'azione penale ed il rispetto delle norme sul giusto processo da parte del suo ufficio.
I compiti del Procuratore della Repubblica sono stabiliti dal Decreto Legislativo 20-2-2006 n. 106, Disposizioni in materia di riorganizzazione dell'ufficio del pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera d), della L. 25 luglio 2005, n. 150.
- Il Procuratore della Repubblica può stabilire, in via generale o con singoli atti, i criteri ai quali i procuratori aggiunti ed i magistrati dell'ufficio devono attenersi nell'esercizio delle funzioni vicarie o della delega.
- Il Procuratore della Repubblica determina:
- i criteri di organizzazione dell'ufficio;
- i criteri di assegnazione dei procedimenti ai procuratori aggiunti e ai magistrati del suo ufficio;
- le tipologie di reati per i quali i meccanismi di assegnazione del procedimento siano di natura automatica.
- Per assicurar l'efficienza dell'attività dell'ufficio, il Procuratore della Repubblica può determinare i criteri generali ai quali i magistrati addetti all'ufficio devono attenersi nell'impiego della polizia giudiziaria, nell'uso delle risorse tecnologiche assegnate e nella utilizzazione delle risorse finanziarie delle quali l'ufficio può disporre.