I familiari delle persone detenute, in relazione a procedimenti penali instaurati dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, possono chiedere di essere autorizzati al colloquio con il proprio congiunto in stato di detenzione. Il pubblico ministero autorizza soltanto in caso di giudizio direttissimo e fino alla presentazione dell’imputato in udienza per la contestuale convalida dell’arresto in flagranza. Successivamente è necessario rivolgersi all’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari o al Tribunale.
La richiesta deve essere presentata al Pubblico Ministero competente per il procedimento, redigendo il relativo modulo.
Ai sensi dell’art. 18 dell’Ordinamento Penitenziario hanno diritto a richiedere il permesso di colloquio i congiunti della persona in stato di detenzione ed anche altre persone, ma particolare favore viene accordato ai colloqui con i familiari. |